Economia


L’economia che non porta buoni risultati non è economia, ma sfruttamento delle competenze altrui

I modelli macroeconomici si dimostrano spesso castelli di carta, anzi…di carte…

Cerchiamo di capire le cause del costante ‘impoverimento’ dei Paesi ‘ricchi’. Assistiamo ormai da decenni al continuo aumento dell’indebitamento privato dei cittadini dei Paesi cosiddetti avanzati, inevitabilmente collegato all’erosione del risparmio privato. Da anni non esiste manovra finanziaria dove non si approvino tagli sostanziosi alla spesa pubblica. I risultati dell’economia liberista e della globalizzazione senza meccanismi di protezione sono sotto gli occhi di tutti. L’economia reale cede sempre più il passo alla finanza, pubblica o privata che sia. I beneficiari di questo sistema sono sempre gli stessi. Essi vincono a tavolino tutte le partite e dalle crisi sono gli unici ad uscirne sempre più forti. Parliamo di multinazionali, grandi gruppi finanziari – come quelli che hanno ben finanziato l’ultima campagna ‘Dem’ negli Stati Uniti – e Stati dove non esistono le minime tutele sul lavoro, dove lo sfruttamento della manodopera a basso costo rasenta la schiavitù e che, nonostante questo, producono la maggior parte dell’offerta ormai presente sul mercato. Gli stessi Stati, poi, che spesso sono governati da dittature socialiste – sic! -, Cina su tutte – sarà forse per questo che da noi nessuno si straccia le vesti? – e dove la ricchezza che producono è centralizzata da un sistema comunista che non permette la libera impresa. D’altronde quelle imprese come farebbero a far lavorare miliardi di persone per 17-20 ore al giorno ricevendo anche il plauso degli stessi lavoratori? Sembra un film ma è così che vivono quelle persone…pensiamoci ogni tanto!



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